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“LA POESIA DELLA TERRA E DELL’ACQUA” PERFORMANCE di Marcia Teophilo

8 Febbraio 2009

Spettacolo di suoni, immagini e poesia dell’Amazzonia
Sabato 14 febbraio p.v. Museo Emilio Greco, ore 10,30

Dopo il successo di sabato scorso, in occasione della presentazione del Volume degli Atti del Convegno su Domiziano, si attende ora con interesse la seconda manifestazione culturale –  fissata per sabato 14 febbraio p.v., a partire dalle ore 10,30 – indetta per il 75° anniversario dell’inaugurazione della Città, dal Comune di Sabaudia, nella persona del sindaco f.f. Maurizio Lucci e, nello specifico, dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, diretto da Giovanni Secci. L’evento si avvale della collaborazione del Servizio Gemellaggi, ed è coordinato dal valido supporto del Caposettore , dott.ssa Daniela Carfagna.

L’attesa dell’evento è legata sicuramente alla protagonista: Márcia Theòphilo, una poetessa nata  a Fortaleza,  che ha studiato in Brasile e in Italia, dove si è addottorata in antropologia.
Tutta la sua opera si inspira alla foresta amazzonica, ai suoi popoli, ai suoi miti, e all’ impegno di salvarne il patrimonio naturale e culturale. Nella sua biografia leggiamo che  “ La sua infanzia è stata influenzata dalla nonna paterna – che viveva in Acre, Amazzonia – di fatto la prima persona che le ha raccontato i miti della foresta , le grandi visioni del fiume, le voci del vento, le metamorfosi della luna, mettendola in sintonia con la polifonia delle voci della natura.”

Chi è Marcia Teòphilo?

E’ una nota giornalista, scrittrice di racconti, poetessa, che fa parte della lista di candidatura al premio Nobel. Una donna che nel 1972 lascia il Brasile, sottraendosi con l’esilio alla repressione di una dittatura militare, che impediva la libertà di scrivere e di studiare.
Nello stesso anno conosce a Roma il poeta brasiliano Murilo Mendes che le presenta il critico letterario Ruggero Jacobbi e il poeta spagnolo in esilio Rafael Alberti, con cui stabilisce un importante rapporto di lavoro e amicizia. Tra il 1973 e il 1979 pubblica, in Italia i libri di poesia: “Siamo pensiero”, “Basta che parlino le voci” e “Canções de Outono”; i saggi “Massacro degli indios nel Brasile d’oggi” e “Gli indios del Brasile”; la piéce teatrale “Arapuca”.
Quando nel 1977 in Brasile inizia il processo di democratizzazione Márcia Theóphilo torna a San Paolo dove partecipa al Movimento per la Democrazia.
Torna a Roma nel 1981 dove continua a lavorare  per  l’interscambio culturale tra Italia e Brasile; partecipa a vari recital di poesia tra cui: l’”Incontro con la poesia Brasilina” Roma, 1983; il “Festival Internazionale de Poeti di Piazza di Siena” Roma, 1983 e 1984; il “Festival di Letteratura dell’Orto Botanico” Roma, 1988 e la manifestazione della Biblioteca Centrale di Roma “Voci di vita” Roma, 1989.

Il resto è storia e non si contano le numerose opere di poesia e critica letteraria, nonché di antropologia della Teophilo pubblicate in diverse lingue. L’ultima raccolta di poesie con cui ha vinto il Premio Sandro PENNA 2008 si intitola “Amazzonia Madre d’acqua”.

“ La poesia di Marcia Teophilo – scrive ilcritico Armando Gnisci – ci viene da altrove, dal mondo mitico dell’Amazzonia, ma attraverso una lingua europea, il portoghese del Brasile. I testi sono tessuti con segni, misure e musica d’Europa, ma nel loro cuore è racchiuso il rovescio di questi segni: un sogno mitico diverso dal sognare e dal mitologizzare dei popoli boreali. Questo sogno per significare la sua diversità si serve di una lingua altrettanto antica, ma di un’altra civiltà. I segni, le misure e la musica e il loro rovescio formano così una congiunzione paradossale.
La voce della poesia si congiunge mediante il sogno direttamente con il mito e lo narra in presenza; (…)Attraverso il sogno della presenza l’unione della voce poetica con il mito acquista la consistenza di una vera e propria congiunzione erotica. Il dettato poetico fa, letteralmente, l’amore con il mito.
La lingua portoghese del Brasile si sposa carnalmente nel sogno con il racconto vivo della mitologia amazzonica, generando una celebrazione arcana che supera e mitiga per sempre la paradossalità iniziale del rovesciarsi dei segni”.

Dopo la presentazione  dell’evento e i saluti degli Amministratori, a partire dall’orario indicato, il prof. Angelo Favaro introdurrà Maria Teophilo. Seguirà la performance poetica.

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